lunedì 5 settembre 2011

Rolling in the deep...

Hello everybody!!
Scusate se in questi due giorni non ho postato nulla nel blog...ma ho così tante cose da fare, così tanti impegni, sapete, il mondo del jetset è molto stressante....NO... purtroppo la vita non è così...è solo che ogni tanto, come tutti, penso, ho anch'io le mie giornate NO, giornate nelle quali si è completamente sommersi da una tristezza inspiegabile, nelle quali non si ha le palle di fare qualsiasi cosa: DEPRESSIONE ADOLESCIENZIALE GIORNALIERA GALOPPANTE.
Comunque...non sono stato tutto il tempo in bagno a tagliarmi le vene (prompt=cogliere macabro umorismo), avrei scritto due post (di uno vi è lo spoiler nel titolo, che tra l'altro mi sembrava adatto per questo sad post)...solo che in questi momenti non ho l'autostima sufficientemente alta per alzare le chiappe e decidere di pubblicarli...bah
Forse saranno cambiati gli ordini cosmici, l'equlibrio del feng-shui in casa è stato rovesciato...chi lo saprà mai.


Photo-frame di uno dei primi lavori di quel GENIO di Burton: Vincent
In realtà penso che parte di questa sbornia di scoraggiamento sia dovuta anche al fatto che Sabato sera ho visto per la prima volta Into The Wild...
Non so come mi sia permesso di non vedere questo film per tutti questi anni...
Ora non voglio certo improvvisarmi critico cinematografico, ci mancherebbe solo questo, ma cazzo che gran bel film.. 


Basato su una storia vera, narra di un ragazzo che, asfissiato dalla pressione dei genitori, e soprattutto della civiltà odierna, basata sul consumismo e l'apparenza, fugge e si isola dal resto del mondo, in una natura che gli è amica, l'unica capace di ascoltare le sue richieste e l'unica che gli permetta una profonda ed onesta ricerca interiore.
In questo viaggio senza una vera meta, incontra persone con i suoi stessi ideali, persone non scalfite dalla frivola società dei nostri tempi...
Alla fine però anche la natura, così amica e benevola, chiede il riscatto del debito...

"C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso… 
Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale."


Un film davvero spettacolare, che mi ha colpito soprattutto per il fatto che si avvicna molto alla mia persona, ma sento anche, ed è proprio questo che mi scoraggia, che non avrei mai le palle di lasciare tutte le mie comodità e di partire verso il NULLA, lontano da tutto e da tutti

PACE

PS= Auguri Freddy :D



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