mercoledì 31 agosto 2011

James Blake...La nuova stella del dubstep??

  Incoraggiato dal mio amico Elia, ho deciso di scrivere la mia prima "recensione" su un artista che lui stesso mi ha consigliato...James Blake (sì, lo so che c'è già nel titolo, ma un po' di pubblicità in più a questi artisti, non fa di certo male).
Premetto, non sono un recensionista nè ho studiato storia della musica, cosa che mi potrebbe aiutare a descrivere il lavoro di un cantante... lo so, è un progetto ambizioso al quale però tengo molto.. tuttavia non pretendo di essere preso sul serio...TAKE IT or LEAVE IT (adoro le citazioni inglesi :D)




Questo ragazzo londinese ha solo 22 anni..ma promette una carriera brillante (speriamo).
Nel 2009 aveva già pubblicato 3 EP, che sfortunatamente non hanno dato un grande riscontro nelle vendite, ma come molto spesso la quantità non corrisponde a qualità...
Nel Febbraio 2011 è usicto quest'album omonimo, che al contrario ha fatto breccia nei cuori della critica: la BBC lo ha inserito al secondo posto nella classifica "Sound of 2011" che individua i talenti emergenti più brillanti di ogni anno.
E direi proprio che con Blake hanno fatto una grande scelta...
Quest album è una piccola perla caratterizzata da un minimalismo elettronico garbato e un'impronta soul marcata al punto giusto che Blake riesce a far coesistere perfettamente. Pochi ingredienti per questa ricetta, ingredienti talmente diversi  che generano qualcosa di speciale ed unico.



Le basi elettroniche caratterizzate da inserti percussivi lasciano spazio anche al pianoforte che accompagna queste canzoni, plasmandole e dandone un punto di vista tutto nuovo e profondo.
La voce, a volte saturata con il vocoder, è la chiave di quest album, la manipola fino a creare degli impasti sonori molto complessi, un gospel di voci dalla potenza straordinaria e dalla dolcezza più malinconica del soul.
Prendiamo "Lindisfarne I", all'inizio può sembrare un brano incosistente, ma Blake si rivela un mago anche a dosare i silenzi, che prevalgono in questa canzone, che si trasformano in una ballata ammaliante in "Lindisfarne II"



Al centro di questo album, come portata principale troviamo la magnifica "Limit To Your Love", cover della cantante Feist : uno dei rari casi in cui la rivisitazione diventa più bella dell'originale.

Feist

James Blake

Come egli stesso ha ammesso, uno dei suoi modelli di riferimento è stato anche Bon Iver, con il quale sta facendo un tour OVVIAMENTE negli USA (*invidiaaa*) e con il quale ha inciso anche una traccia a dir poco sublime..



Per concludere...consiglio vivamente di ascoltare con attenzione questa nuova promessa della musica (anche se molto spesso mi capita che un cantante che mi piace, mi piace dal primo ascolto)


ciao a tutti
fatemi sapere cosa ne pensate!!

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